Transizione 5.0

30 Mag , 2024

Transizione 5.0

– Il 26 febbraio 2024 è stato approvato dal  Consiglio dei Ministri il decreto-legge Pnrr, che introduce il nuovo “Piano Transizione 5.0”, su proposta del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso.

– Il Piano mira a sostenere gli investimenti in digitalizzazione e nella transizione green delle imprese attraverso un innovativo schema di crediti d’imposta.

– Le risorse previste dal Piano ammontano a 6,3 miliardi di euro, che si aggiungono ai 6,4 miliardi già previsti dalla legge di bilancio, per un totale di circa 13 miliardi nel biennio 2024-2025.

– Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha sottolineato l’importanza del Piano come pilastro della politica industriale italiana per affrontare le sfide della transizione digitale e green.

– Le aziende potranno beneficiare di un credito d’imposta automatico, senza valutazioni preliminari e senza discriminazioni legate alle dimensioni dell’impresa o al settore di attività. Saranno agevolati gli investimenti in beni materiali e immateriali che portino a una riduzione dei consumi energetici dell’unità produttiva.

– Le opzioni per utilizzare il credito dovuto prevedono la presentazione del modello F24 in un’unica soluzione. Qualsiasi eccedenza non utilizzata entro il 31 dicembre 2025 potrà essere compensata in 5 rate annuali di uguale importo.

– Con questa misura il Ministero delle Imprese e del Made in Italy si impegna attivamente a sostenere le imprese italiane nel passaggio verso un’economia più sostenibile, promuovendo l’innovazione, la competitività e la creazione di valore a livello europeo e globale.

Transizione 5.0: la strada per il futuro

– Il piano Transizione 5.0 prevede tappe cruciali entro marzo 2024 per promulgare le disposizioni di legge necessarie al fine di implementare la transizione verso un modello energetico sostenibile e ridurre il consumo energetico in Italia.

– Entro giugno 2026, saranno erogate le risorse del Recovery and Resilience Facility (RRF) per finanziare progetti e investimenti legati alla transizione energetica. Sarà inoltre redatto un rapporto di valutazione degli investimenti effettuati attraverso il RRF.

– Gli obiettivi della Transizione 5.0 sono supportare il passaggio a un modello energetico sostenibile, basato su fonti rinnovabili e a basso impatto ambientale, e ridurre il consumo energetico complessivo del paese.

– Il decreto coinvolge tutte le imprese in Italia, indipendentemente dal settore di appartenenza, e prevede benefici come il credito d’imposta per nuovi investimenti in tecnologie e soluzioni energetiche sostenibili.

– Per accedere al bonus previsto dal decreto, le imprese devono presentare una comunicazione al GSE (Gestore dei Servizi Energetici) e fornire certificazioni di un valutatore indipendente che confermino la diminuzione del consumo energetico ottenuta grazie agli investimenti effettuati.

Incentivi, vediamo quali sono:

Gli incentivi della Transizione 5.0 sono erogati sotto forma di credito d’imposta, con aliquote differenziate in base all’importo degli investimenti effettuati (nel biennio 2024-2025) e al livello di efficienza energetica raggiunto. In particolare:

– Per investimenti fino a 2,5 milioni si va dal 35% al 45%;

– Per investimenti compresi tra 2,5 e 10 milioni si va dal 15% al 25%;

– Per investimenti tra 10 e 50 milioni si va dal 5% al 15%.

Queste agevolazioni includono anche le spese per la formazione del personale, mirate all’acquisizione o al potenziamento delle competenze fondamentali per la transizione digitale ed energetica dei processi produttivi.

Incentivare la formazione

La formazione svolge un ruolo fondamentale nel potenziamento delle competenze digitali indispensabili per professionisti e aziende. Gli investimenti in beni strumentali rientrano tra le spese agevolabili fino al 10%, con un limite massimo di 300.000 euro. È fondamentale che le attività di formazione siano fornite da enti esterni qualificati, come stabilito dal decreto del MIMIT. È importante prestare attenzione e precisione nella compilazione e presentazione dei documenti necessari per beneficiare dei vantaggi fiscali proposti.

Il ruolo del MIMIT

Il MIMIT svolge un ruolo fondamentale nel garantire il successo della Transizione 5.0, supervisionando attentamente le risorse e le politiche necessarie per guidare le imprese verso un futuro più sostenibile e digitale. Inoltre, si impegna a monitorare costantemente l’efficacia degli incentivi forniti, assicurando che siano utilizzati in modo efficace e che le imprese ricevano il supporto necessario per adattarsi a questo nuovo scenario.

Tutto questo lo fa attraverso un processo costante che prevede:

  1. Gestione delle risorse allocate. Assicura che vengano impiegate in maniera efficiente e in linea con gli obiettivi prestabiliti.
  2. Sviluppo delle politiche. Lavora in sinergia con altre istituzioni e organizzazioni per attuare politiche e iniziative volte a favorire la sostenibilità e l’innovazione.
  3. Monitoraggio e valutazione. Analizza l’incidenza delle misure adottate e apporta eventuali modifiche in caso di necessità.
  4. Supporto alle imprese. Fornisce supporto e guida al fine di agevolare l’accesso ai finanziamenti.
credito d’imposta

Il ruolo fondamentale del fotovoltaico

Il piano Transizione 5.0, naturalmente, prevede anche investimenti nel settore delle energie rinnovabili, tra cui il fotovoltaico. Questa fonte energethica è fondamentale per ridurre le emissioni di carbonio e promuovere un’economia sostenibile.

  • L’incentivo legato alla Transizione 5.0 per il fotovoltaico riguarda esclusivamente i pannelli prodotti all’interno dell’Unione Europea, con un’efficienza minima del 21,5%. Per le singole celle, invece, si richiede un’efficienza minima del 23,5%. Inoltre, è prevista una sovvenzione maggiorata del 120% per i moduli con un’efficienza cellulare di almeno il 23,5%, e del 140% per i moduli bifacciali a etero-giunzione di silicio o tandem europei con un’efficienza di almeno il 24,0%.

3. Il fotovoltaico svolge un ruolo chiave nella transizione verso un sistema energetico più pulito. Assieme ad altre tecnologie rinnovabili, contribuisce in modo significativo alla decarbonizzazione globale, riducendo le emissioni di CO2 e aumentando l’indipendenza energetica. L’adozione di pannelli fotovoltaici, insieme a misure specifiche, favorisce un futuro più sostenibile e rispettoso dell’ambiente.

Riepilogando

1. Il decreto Transizione 5.0, introdotto con il D.L. 19/2024 del 2 marzo, mira a favorire investimenti significativi in tecnologie innovative che possano portare a una riduzione dei consumi energetici. Questo viene incentivato attraverso crediti d’imposta che variano in base all’entità degli investimenti effettuati e ai risultati ottenuti.

2. Le imprese che decidono di investire in nuove strutture produttive o in beni materiali e immateriali connessi ai sistemi aziendali di gestione possono beneficiare di un credito d’imposta proporzionale alla spesa sostenuta. Tuttavia, è necessario che tali investimenti portino a una riduzione dei consumi energetici di almeno il 3% o il 5% per poter usufruire di questo incentivo.

3. È importante sottolineare che il decreto consente di cumulare questi incentivi con altre agevolazioni finanziarie provenienti dall’Unione Europea, pur mantenendo alcune restrizioni specifiche. Ad esempio, le imprese in difficoltà finanziarie o che hanno subito sanzioni interdittive sono escluse, così come gli investimenti legati ai combustibili fossili o ad alto impatto ambientale.

4 Gli incentivi includono anche la formazione del personale, con spese ammissibili fino al 10% in beni strumentali, fino a un massimo di 300.000 euro, a patto che la formazione sia fornita da entità esterne qualificate.

La Transizione 5.0 rappresenta, inoltre, un’opportunità significativa per le imprese che mirano a modernizzare le proprie attività, ridurre l’impatto ambientale e migliorare l’efficienza energetica, rafforzando l’impegno verso un futuro sostenibile e digitale.