Installazione pompa di calore in vecchi edifici. Sì o no?
11 Giu , 2024
L’installazione di pompe di calore da utilizzare per il riscaldamento di vecchi edifici è possibile, ma bisogna rispettare alcuni requisiti per garantire comfort ed efficienza.
Installare una pompa di calore in un edificio vecchio? È possibile, ma perché il sistema funzioni in modo efficiente, è importante che la temperatura di mandata dell’impianto sia bassa. Si può ottenere questo risultato isolando l’immobile, utilizzando panelli radianti per il riscaldamento a pavimento oppure radiatori di grandi dimensioni. In alcuni casi può essere consigliabile optare per una caldaia ibrida che abbina alla pompa di calore una caldaia a condensazione. Ricordiamo che per installare una pompa di calore sono oggi disponibili diversi bonus e detrazioni fiscali, come Ecobonus, Superbonus 110% e Conto Termico 2.0.
Pompa di calore in un vecchio edificio: i requisiti
I sistemi di riscaldamento a pompa di calore sfruttano l’energia termica gratuita e rinnovabile contenuta nell’aria, nell’acqua o nel terreno e riscaldano le abitazioni in modo economico e rispettoso dell’ambiente.
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Sono diventate uno standard nei nuovi edifici e vengono prese in considerazione sempre più spesso anche nelle riqualificazioni. L’installazione di una pompa di calore in un vecchio edificio già esistente è davvero possibile? In linea di principio sì, anche se bisogna soddisfare alcuni requisiti!
Pro e contro del riscaldamento con pompa di calore? > Leggi il nostro approfondimento dedicato
Benché siano disponibili pompe di calore che funzionano a temperature medio-alte, questi sistemi di riscaldamento ottengono i migliori risultati di efficienza (e di risparmio economico!) quando la temperatura di mandata dell’impianto è bassa, ossia più vicina a quella della sorgente esterna naturale utilizzata per ricavare energia termica. Una modalità, questa, che non permette di garantire il comfort in vecchi edifici non isolati, che necessitano invece di sistemi di diffusione del calore ad alta temperatura come i tradizionali termosifoni.
L’importanza dell’isolamento termico
Ristrutturando vecchi edifici con adeguate misure di isolamento (cappotto termico) è possibile raggiungere il comfort desiderato utilizzando impianti di riscaldamento a bassa temperatura. Se una casa, infatti, ha pareti perimetrali e tetto isolati e infissi moderni a bassa trasmittanza, è soggetta a minori dispersioni termiche. Di conseguenza, il generatore di calore lavora meno per raggiungere e mantenere la temperatura ambiente desiderata e la temperatura di mandata può essere impostata su un valore più basso.
Grandi superfici radianti e basse temperature di mandata
I terminali di riscaldamento devono essere progettati in funzione del generatore di calore che si sceglie, affinché l’impianto garantisca il comfort anche nelle giornate più fredde dell’anno, nel modo più efficiente ed economico possibile. Una pompa di calore funziona bene con i pannelli radianti a pavimento: questi sistemi, infatti, consentono di realizzare un’unica grande superficie radiante che trasferisce il calore necessario anche con temperature di mandata basse.
Esistono pannelli radianti praticamente per qualsiasi contesto, comprese le riqualificazioni edilizie di edifici vecchi e storici: ribassati per l’installazione sul pavimento esistente, oppure a soffitto o a parete.
Installazione pompa di calore con radiatori: funziona?
Negli edifici datati normalmente sono presenti i tradizionali radiatori. Non sempre è possibile sostituirli installando un sistema di riscaldamento a pavimento, per via dei costi dell’intervento oppure per le caratteristiche dell’immobile. Questo non significa, però, che si debba necessariamente rinunciare alla pompa di calore per riscaldare la casa. Bisognerà solo adottare alcune misure.
La regola più importante, oltre all’isolamento dell’edificio (ove possibile) e alla sostituzione degli infissi, è il sovradimensionamento dei radiatori rispetto agli impianti che sfruttano una caldaia. In sostanza, si dovranno installare radiatori con una quantità di elementi superiore oppure optare per i moderni termoarredi che sfruttano grandi superfici per lo scambio termico con l’aria. ln questo modo la temperatura di mandata può essere ridotta senza penalizzare il comfort. Un’alternativa valida ai tradizionali termosifoni sono i ventilconvettori, che occupano lo spazio di un termosifone ma che funzionano a basse temperature, grazie alla presenza di una ventola che movimenta l’aria aumentando lo scambio termico. Indipendentemente dalla scelta, è importante abbassare la temperatura di mandata quando si combinano una pompa di calore con i radiatori: una riduzione di un grado può comportare un aumento dell’efficienza di circa il 2,5%.
È possibile fare un test molto semplice per capire se la pompa di calore è adatta alla propria casa: abbassare la temperatura di mandata a 45-50°C in una giornata molto fredda e vedere se l’abitazione si riscalda a sufficienza. In caso contrario, un progettista termotecnico dovrà valutare la richiesta termica effettiva e si dovranno probabilmente sostituire alcuni radiatori.
Caldaia ibrida: un’ottima soluzione per i vecchi edifici
Con climi particolarmente rigidi per molti giorni all’anno e se non è possibile isolare adeguatamente l’edificio, un sistema di riscaldamento ibrido (chiamato anche caldaia ibrida) è spesso la soluzione migliore: salva, infatti, sia il comfort che l’efficienza.
I sistemi ibridi abbinano una pompa di calore a una caldaia a condensazione, che entra in funzione in caso di necessità quando la richiesta termica è più elevata e la pompa di calore lavorerebbe con scarsa efficienza. Il sistema è intelligente, perché il sistema di regolazione accende il generatore di calore convenzionale solo quando il funzionamento della pompa di calore diventa poco conveniente.