Fotovoltaico, quando conviene?
12 Mag , 2024
Fotovoltaico: vantaggi e svantaggi
È vantaggioso installare un impianto fotovoltaico nella propria abitazione o azienda? Questo è un dubbio comune, principalmente a causa dei costi iniziali che possono ammontare a diverse migliaia di euro, a seconda del tipo di impianto e del numero di pannelli da installare.
Tuttavia, è importante sottolineare che esistono agevolazioni fiscali per coloro che scelgono di passare al fotovoltaico, nonostante le vecchie tariffe incentivanti Conto Energia non siano più in vigore. Spiegheremo le ragioni per cui il fotovoltaico è generalmente conveniente e analizzeremo i casi in cui potrebbe non esserlo.
Ecco quando conviene!
Le ultime informazioni tecniche e di mercato ci forniscono una panoramica aggiornata sulla situazione attuale dell’energia solare in Italia. Nel corso degli anni, la tecnologia dei pannelli fotovoltaici ha fatto notevoli progressi, portando l’efficienza media dei moduli dal 12% al 17%.
Ciò significa che oggi i pannelli solari producono più energia rispetto al passato, offrendo agli utenti un maggiore risparmio e una riduzione più rapida dei costi.
Anche gli inverter, i dispositivi che convertono la corrente continua prodotta dai pannelli in corrente alternata, hanno raggiunto un’efficienza del 98%. Ciò significa che viene persa solo il 2% dell’energia prodotta dai moduli fotovoltaici.
Parallelamente all’aumento dell’efficienza dei pannelli, negli ultimi anni si è verificata una diminuzione dei prezzi dei pannelli stessi nei vari Paesi produttori come Germania, Giappone, Cina e Asia, grazie anche alla riduzione dei costi di produzione. Questa diminuzione dei prezzi è stata in parte causata dalla fine degli incentivi del Conto energia del 2013, che avevano inflazionato i prezzi dei pannelli, almeno in Italia. Secondo i dati dell’Agenzia Internazionale per le energie rinnovabili, i prezzi sono addirittura diminuiti dell’80% dal 2009 ad oggi.
Da questo quadro emerge che l’energia solare è conveniente: passare a una fonte di energia rinnovabile come il Sole ripaga l’investimento iniziale e ci consente di ridurre l’inquinamento.
Gli utenti, sia privati che aziende, che desiderano intraprendere questa strada devono valutare i vantaggi e gli svantaggi dell’energia solare, in base ai costi da sostenere e alle proprie esigenze energetiche.
Ed ecco, invece, quando invece non conviene
Sì, ci sono situazioni in cui il fotovoltaico non conviene.
Ad esempio, se i consumi non sono sufficienti a coprire la spesa e a risparmiare sulla bolletta, installare un impianto fotovoltaico potrebbe non essere vantaggioso. Se si consuma meno di 2000 kWh all’anno, il fotovoltaico potrebbe non essere conveniente poiché la bolletta annuale sarebbe inferiore ai €400 e il tempo di ritorno sull’investimento sarebbe molto lungo.
Inoltre, se il tetto non è adatto, ad esempio se è orientato verso nord o ombreggiato per la maggior parte della giornata, l’impianto fotovoltaico potrebbe non essere in grado di produrre abbastanza energia per coprire il fabbisogno, rendendo quindi l’installazione non conveniente.
Capiamo in ritorno sull’investimento
Ciò che interessa di più a chi decide di investire in un impianto fotovoltaico è il tempo necessario per ammortizzare la spesa iniziale. È fondamentale capire entro quale periodo di tempo si potrà iniziare a risparmiare effettivamente e a godere dei vantaggi economici della propria scelta.
Per calcolare il rendimento finanziario di un impianto fotovoltaico, che rappresenta il ritorno sull’investimento dei pannelli solari, è necessario considerare diversi fattori, tra cui:
1. La tecnologia dei pannelli fotovoltaici, che influisce sulla capacità produttiva dell’impianto.
2. Le caratteristiche del tetto, come l’inclinazione e l’orientamento rispetto al sud, nonché la presenza di eventuali ombreggiature.
3. Le condizioni meteorologiche e l’irraggiamento solare nella zona in cui è installato l’impianto.
4. Il tuo effettivo fabbisogno energetico giornaliero.
5. La percentuale di energia che riesci a consumare direttamente (autoconsumo).
6. Le agevolazioni fiscali a cui hai accesso.
7. La necessità di sostituire l’inverter nel corso degli anni.
8. L’andamento dei prezzi dell’energia nel tempo.
In generale, è possibile ottenere un ritorno sull’investimento entro un periodo di 6-8 anni. Tuttavia, l’aspetto più determinante è l’autoconsumo: maggiore è la quantità di energia che riesci a utilizzare direttamente, minore sarà la quantità prelevata dalla rete pubblica.
Molti dei nostri clienti grazie alle nostre consulenze mirate a preservare il loro portafogli sono riusciti a recuperare l’investimento in poco più di 4 anni!!
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