Nel corso del 2019 è stata confermata la detrazione fiscale IRPEF del 50% per gli interventi di ristrutturazione edilizia, compresi l’installazione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo. Questo significa che è possibile recuperare la metà del costo dell’impianto fotovoltaico sotto forma di sgravi fiscali nei 10 anni successivi all’installazione. Inoltre, considerando anche l’IVA agevolata al 10%, il costo effettivo dell’impianto viene dimezzato, offrendo tempi di rientro dell’investimento ancora più vantaggiosi. È importante ricordare che il limite massimo di spesa su cui richiedere la detrazione fiscale del 50% è di €96.000 per immobile, con un massimo detraibile di €48.000 per immobile. È fondamentale distinguere questa detrazione fiscale dal 65% di detrazione fiscale per interventi di riqualificazione energetica.
- Chi ha diritto alla detrazione fiscale del 50% è il contribuente che possiede i diritti reali di godimento dell’immobile soggetto a ristrutturazione. Questo significa che non solo il proprietario dell’immobile, ma anche un familiare convivente, può beneficiare della detrazione fiscale, a condizione che le fatture siano intestate a lui/lei.
Se l’immobile viene venduto entro i primi 10 anni dall’installazione dell’impianto, l’acquirente potrà comunque usufruire delle detrazioni fiscali, a meno che non ci siano accordi diversi tra le parti. - Per comprendere meglio come funziona la detrazione fiscale, possiamo fare un esempio pratico. Se si acquista un impianto fotovoltaico del valore di €5.000 (IVA inclusa), si potrà detrarre il 50% del costo dall’IRPEF. Questo significa che verranno detratti €2.500 nei 10 anni successivi all’installazione, con rate uguali ogni anno. Quindi, per 10 anni si pagheranno €250 in meno di imposte sul reddito. In definitiva, il costo effettivo dell’impianto sarà di soli €2.500! Lo stesso principio si applica all’acquisto di un sistema di accumulo (batteria).
Fotovoltaico per aziende
La spesa per le bollette energetiche non deve incidere sulle finanze e sui profitti della tua impresa: è tempo di cambiare il modo di generare energia. Scegliere un impianto fotovoltaico aziendale rappresenta una svolta strategica verso un modello di business sostenibile ed economicamente vantaggioso.
Detrazioni fiscali per il fotovoltaico aziendale
Tra i vari vantaggi e benefici legati al fotovoltaico, quello economico è sicuramente il più interessante. Esistono diverse detrazioni fiscali e piani di ammortamento per il fotovoltaico aziendale; tra questi, vogliamo segnalare quelli più interessanti e redditizi:
- Reverse charge: è possibile usufruire del cosiddetto “reverse charge”, anche chiamato regime di inversione contabile, un meccanismo fiscale che consente alle aziende che acquistano un impianto fotovoltaico di essere esentate dal pagamento immediato dell’IVA. Il reverse charge si applica sia all’installazione e manutenzione di impianti fotovoltaici “integrati” o “semi-integrati” sugli edifici (cioè posizionati sul tetto), sia a quelli “a terra”, a condizione che, anche se posizionati all’esterno dell’edificio, siano funzionali allo stesso.
- Nuova Sabatini: lo Stato ha predisposto un finanziamento (rivolto alle piccole e medie imprese) che ha lo scopo di consentire alle aziende di migliorare la propria efficienza energetica, installando un impianto fotovoltaico e riducendo i consumi e le bollette, con investimenti estremamente agevolati. L’importo concesso è compreso tra 20.000 euro e 2 milioni di euro e viene erogato per un massimo di 5 anni.
- Decreto FER2: Il Decreto FER2 rappresenta l’aggiornamento del precedente Decreto FER1, estendendo il suo ambito di applicazione a una vasta gamma di tecnologie sostenibili, inclusi gli impianti fotovoltaici. Con l’obiettivo di promuovere la produzione di energia pulita da fonti rinnovabili, questo decreto introduce incentivi specifici per installazioni fino a 5.000 kW di potenza. Dopo un periodo di incertezza, il Decreto FER2 è stato ufficialmente ratificato dalla Commissione Europea alla fine di gennaio 2024 e rimarrà in vigore fino al 31 dicembre 2028.
- Nel 2023, si è conclusa l’era dello Scambio sul Posto, che è stata gradualmente sostituita dal Ritiro Dedicato. Quest’ultima opzione, già in funzione da alcuni anni, si presenta come la scelta preferita per valorizzare l’energia prodotta ma non immediatamente consumata dagli impianti fotovoltaici. Grazie al Ritiro Dedicato, i produttori di energia fotovoltaica hanno la possibilità di vendere l’elettricità in eccesso al Gestore dei Servizi Energetici (GSE).
I benefici degli impianti fotovoltaici per aziende
Con un impianto fotovoltaico per azienda permetti alla tua attività di diventare energeticamente più autonoma e usufruire di questi 5 principali vantaggi:
Abbatti i costi energetici: installando impianti fotovoltaici sul tetto doni alla tua azienda la capacità intelligente di produrre energia elettrica grazie all’irraggiamento del sole, che ti consente di coprire almeno il 60% del tuo fabbisogno energetico attuale.
Inizi a risparmiare subito: una volta allacciato, il sistema fotovoltaico per aziende è in grado di generare risparmi fin dal primo mese, abbassando drasticamente il costo della bolletta energetica.
Rispetti l’ambiente: le energie rinnovabili non sono il futuro, bensì il presente. Dotarsi di impianti fotovoltaici per aziende, garantendo alla tua attività un sistema di reperimento dell’energia da fonte rinnovabile, significa stare un passo avanti e dare il buon esempio ai tuoi dipendenti e clienti.
Rivendi l’energia in eccesso: con lo Scambio sul Posto/Ritiro Dedicato puoi rivendere l’energia che non hai autoconsumato. La compensazione avviene tramite dei conguagli gestiti ed erogati direttamente dal GSE, il Gestore dei Servizi Energetici.
- La detrazione fiscale del 65% per interventi di riqualificazione energetica riguarda lavori per migliorare l’efficienza energetica degli edifici, come isolamenti, rivestimenti, pannelli solari termici per l’acqua calda, e prodotti a pompa di calore come caldaie, boiler e condizionatori.
- Chi può beneficiare di questa detrazione fiscale del 65%? Il contribuente che possiede i diritti reali sull’immobile oggetto di ristrutturazione. Quindi, oltre al proprietario, anche un familiare convivente può usufruire della detrazione fiscale, a condizione che le fatture siano intestate a lui/lei. Se l’immobile viene venduto entro 10 anni dall’installazione dell’impianto, l’acquirente potrà comunque beneficiare delle detrazioni fiscali, a meno che non ci siano accordi diversi tra le parti.
Vediamo un esempio pratico di detrazione fiscale al 65% per un boiler in pompa di calore.
Se si acquista un boiler del valore di €2.000, si potrà detrarre il 65% del costo dall’IRPEF.
Questo significa che verranno detratti €1.300 nei 10 anni successivi all’acquisto, pagando €130 in meno di imposta sul reddito ogni anno.
Quindi, il costo effettivo del boiler sarà di soli €700. È importante ricordare che sono detraibili tutte le spese relative all’intervento, comprese quelle amministrative e legate all’installazione.
- Per richiedere la detrazione fiscale per la riqualificazione energetica del 65%, sono necessari due documenti da richiedere ai tecnici, oltre alle ricevute di pagamento.
È importante seguire la procedura bancaria corretta per ottenere la detrazione fiscale, che di solito è disponibile anche negli home banking.
Si consiglia di conservare le ricevute di pagamento per eventuali controlli futuri. - Nel caso in cui si debba intervenire su edifici già esistenti, è necessario ottenere una certificazione energetica dell’immobile, chiamata “attestato di prestazione energetica”, che può essere rilasciata da organismi accreditati dalla Regione o dall’ente locale o da un professionista abilitato.
- Entro 90 giorni dalla conclusione dei lavori, è necessario inviare all’ENEA, tramite il loro sito web, due documenti tramite procedura telematica: l’attestato di prestazione energetica menzionato in precedenza e la scheda informativa degli interventi effettuati.
- Inoltre, per questo tipo di interventi, è richiesta l’asseverazione da parte di un tecnico abilitato che garantisce che i lavori rispettino determinati requisiti tecnici.